lunedì 27 febbraio 2012

W la focaccia!

Nata a Genova.
Vissuta da sempre a Genova.
Innamorata profondamente della cucina genovese.
Tradizione familiare?Nulla.
Nasco da un ibrido, da un misto di culture che poco ci azzeccano.
La mia mamma è della provincia di Ancona ma ha cambiato tantissime città per il lavoro di suo papà (o mio nonno….stessa persona è comunque)
Il mio papà invece è fortemente emiliano, della ricca Bologna, ricca soprattutto nella cucina, e mia nonna e mia zia, che da sempre vivono lì, non perdono occasione di dimostrarlo ogni volta che andiamo a trovarli, che bel momento.
Il miscuglio è sicuramente interessante ma ha creato delle lacune nel campo ligure.
Prima di andare a convivere con il mio dolce ¾ non avevo mai fatto il pesto per esempio, vessillo della cucina ligure insieme a…lla FOCACCIA!
Mamma mia che buona!In tutte le sue varianti sia chiaro.
Dopo aver provando a farla con l’avanzo della pasta della pizza, con l’impasto liquido, solido, lievitato per ore nella coperta di pile sul calorifero, oppure con metodi velocissimi e indolore…NIENTE! ‘na schifezza!
Poi, figuratevi, mamma e nonna già non erano proprio contente contente quando mi veniva la giornata “vorrei provare a fare…..”, sul loro viso si stagliava lo sguardo del terrore, per motivi probabilmente differenti l’una dall’altra, la nonna si struggeva anticipatamente in un dolore interiore mentre immaginava farina in ogni dove, uova che cadevano rovinosamente sul pavimento, zucchero a velo che creava quasi la nebbia in casa, la mamma aveva un panorama completamente diverso ma decisamente più catastrofico, ditina nel frullatore o, nel migliore dei casi, tagliuzzate in malo modo, ustioni di un grado ancora sconosciuto ai medici date dal forno o dal fornello indifferentemente fino al vero e proprio disastro con l’esplosione del mio preparato (cosa peraltro che avrebbe coinvolto e accumunato la visione di entrambe le donne di casa), quindi di fare la focaccia proprio non se ne parlava!
Questa “protezione” per me o per le cose portava al fatto che io fossi seguita al millimetro sentendo ripetuti “amore posso fartelo io?”, “ti faccio vedere come si fa poi continui tu”.
La seconda affermazione sarebbe potuta essere molto utile se, il continuare, non volesse dire toccare il composto per 2 secondi per poi essere interrotta da un “va benissimo, adesso deve riposare”.
Gocciolina a lato della fronte tipo cartone animato giapponese.
Ma tutto questo sproloquio cosa c’entra con la focaccia?Possibile che io parta sempre da un discorso e mi faccia un piano e poi perda irrimediabilmente il filo del discorso?E’ una cosa che devo assolutamente imparare!
Fatta sta che, un giorno il mio dolce ¾ mi dice guardati questo blog Menù turistico…e io subito a spulciarlo in ogni sua parte, e finalmente trovo LA FOCACCIA! Quella perfetta, quella, che nella foto, è la più simile a quella che piace a me e proprio nel momento in cui vivo già da sola con lui…SI DEVE FARE!
Devo dire che è favolosa!un grazie infinito a questo blog, la ricetta è già stata anche copiata nel quadernetto di famiglia, non se ne può più fare a meno proprio.
Un unico avvertimento, usate un olio molto delicato e con un sapere non troppo intenso, altrimenti sentirete solo quello.

E ora finalmente dopo tante parole: la ricetta!

500 g di farina
250 g di acqua da aggiungere poco alla volta, io la impasto in planetaria, quindi mi metto lì e aggiungo!
20 g di lievito fresco o un po’ meno di una busta di secco sciolto in una tazzina con dell’acqua tiepida.
2 cucchiai di olio extra vergine
sale
Mischiate farina, acqua e lievito ed alla fine olio e sale (non moltissimo nell’impasto)
Fare riposare coperta da uno straccio per 2 ore!
Una volta lievitata lavorarla ancora 5 minuti e stenderla nella teglia.
Lasciare lievitare ancora un’ora.
Ore è il momento di fare i famosi buchi!
Quelli che si riempiono d’olio e di sale!!!!Buoniiiii….che fame!
A questo punto una bella manciata di sale grosso distribuito sulla superficie e il vero segreto imparato da Menù Turistico: una copertura di acqua.
Un bel bicchiere d’acqua su tutta la superficie della focaccia, in modo che vada ben bene nei buchi e li tenga umidi.
Infornate a 240°, dopo 10 min tirate fuori dal forno e spennellate con abbondante olio.
Ripetete questa operazione 2-3 volte ogni 3 minuti.
Quando sarà dorata e i famosi buchi ancora bianchi sarà pronta.
P.s.
A noi piace un po’ più “crudina” decidete voi!



Vi presento la mia aiutante!!!!se cade qualcosa a terra è meglio di un aspirapolvere!

Non ti perde di vista un attimo!!!!!

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